Monticelli Terme - Guida Turistica

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.: MONTICELLI TERME
 Alcuni ritrovamenti di terramare e di oggetti in cotto lavorato del periodo etrusco confermano l'esistenza di un insediamento di epoca etrusca su vestigia preesistenti, nei pressi della Chiesa Parrocchiale. Indizi di insediamenti romani si possono desumere dai toponimi ancora esistenti e dai resti della centuriazione ancora oggi visibili sul terreno (incrocio S. Anna con strada di Martorano). Il primo nucleo di Monticelli (Montepelato, come era chiamata la frazione sino ai primi anni del secolo scorso) si sviluppò intorno ad una torre di difesa di cui si ha notizia nel 980, quando l'Imperatore Ottone II conferma al Vescovo e ai Canonici della Cattedrale di Parma i loro beni posti in varie località e concede loro le immunità solite sui medesimi, fra cui Monticelli. E' ricordato anche nel 1186 in un atto di vendita fra Alberto Romani e Guido Alderici e suo figlio, da un pezzo di terra posto "in pertinentia Monticelli a cruce vie Montis Pelatis".
  Inoltre un documento del 1114 prova che la contessa Matilde di Canossa possedesse delle terre allodiali a Monticelli. Il dominio feudale di queste terre apparteneva al Vescovo di Parma fino all'avvento dei liberi Comuni; con la nascita della Comunità di Parma (metà sec. XII) il territorio di Monticelli dipese direttamente dalla vicina città. Con l'avvento della Signoria dei Da Correggio (1314), Monticelli segue le vicende politiche e le sorti del Contado Parmense: venduta da Azzo Da Correggio a Obizzo d'Este (1344) venne rivenduta a Luchino Visconti (1346) Signore di Milano, instaurando quella Signoria destinata a durare fino alla fine del XV sec. Durante la Signoria dei Da Correggio fu ospite del Castello di Monticelli il poeta Francesco Petrarca, Canonico della Cattedrale di Parma. Petrarca rimase qui a lungo tanto che in una lettera all'amico Luigi di Campigna, che lo invitata a tornare a Vallechiusa, scriveva che intendeva restare come "Un'ancora infissa nel suolo".
  Dopo la morte di Gian Galeazzo Visconti (1402), il feudo di Parma fu concesso a Ottobono Terzi, suscitando una furiosa guerra con le famiglie locali dei Rossi e dei Da Correggio; Monticelli e i suoi dintorni furono incendiati e depredati da Pietro e Giacomo Rossi (1403). E' probabilmente di questo periodo la distruzione del Castello di Monticelli, di cui restano le vestigia nell'attuale Villa Micheli (già Mariotti) in prossimità della Chiesa Parrocchiale. Nel 1406 il Duca di Milano concede Monticelli, compreso nel feudo di Montechiarugolo insieme a Marano, Martorano, Tortiano e Basilicagoiano, al proprio condottiero Guido Torelli, elevandolo a Contea nel 1428.
  Il territorio di Monticelli visse pacificamente per oltre due secoli, funestato solo dagli sconvolgimenti seguiti allo sfacelo dello Stato di Milano per la guerra che il re di Francia Lodovico XII portò a Lodovico Sforza; dopo la battaglia di Novara , nel giugno 1500, armate francesi depredarono e taglieggiarono il territorio per punire i Torelli dell'appoggio dato agli Sforza. Riacquistato il feudo da Francesco Torelli nel 1504, i capifamiglia della Contea furono radunati a Montechiarugolo per giurargli nuova fedeltà: per Monticelli parteciparono 11 persone fra cui Giovanni e Cristoforo Borrini, Donnino Ferrari. Con la confisca dei Feudo ai Torelli, per la pretesa congiura contro Ranuccio Farnese, questo, compreso Monticelli, passò alla Camera Ducale (1612) e sarà mai più infeudato, per l'importanza militare che rivestiva essendo posto al confine con il Ducato Estense e per la vicinanza alla città. Da allora Monticelli visse all'ombra della vicina città, seguendone gli avvenimenti ed in essa confondendosi. Con la scoperta delle acque termali (1925) da parte della famiglia Borrini, Monticelli assume la moderna denominazione e riprende nuovo impulso, sviluppandosi intorno a questo importante fattore di ripresa economica e nel contempo di salvaguardia ambientale. Monticelli Terme, nella sua nuova veste, è quindi un centro di recente impostazione, che ha saputo però salvaguardare i suoi caratteri salienti storici e ambientali. Un'oasi di tranquillità dove recuperare la migliore della forma fisica con il più grande degli elementi : l'acqua . Grazie alle loro proprietà curative e rilassanti le acque, sulfurea e salsobromoiodica, sono la risorsa preziosa delle Terme di Monticelli . Il centro termale, aperto alla innovazione e alla ricerca è tra i più all'avanguardia del panorama italiano, vanta di sette centri specializzati, tre alberghi, piscine termali, percorsi ginnici , solarium, palestre e spa. È un luogo di pace, immerso in un parco secolare che si estende per venticinque ettari, dove è possibile ritrovare un benessere totale . Un benessere che è salute, bellezza ed equilibrio interiore. Le Terme di Monticelli offrono ai loro ospiti l'opportunità di percorsi termali classici, percorsi benessere, trattamenti curativi, estetici ricercati ed esclusivi.